THALASSA

quei giorni perduti a rincorrere il vento...

10.20.2008

APRéS MOI, LE MARIAGE

“Ci capimmo subito però non completamente perché gli slanci del cuore mi erano diventati del tutto indigesti; preferivo quelli del corpo semplicemente: bisogna diffidare moltissimo del cuore.”
LOUIS FERDINAND CÉLINE


Sembra incredibile, ma accade proprio questo.
Mi conoscono, mi invitano, s’invaghiscono brevemente e poi…

Fuggono?
No, “l’amore sopravvive ai suoi figli”.
E infatti restano amici.
“Un uomo e una donna sono prima conoscenti, poi amanti, poi amici”dice Checov.
E siamo d’accordo.

Perseguitano?
Nemmeno.
Per qualche strana ragione riesco ancora a trovarne di intelligenti, pertanto questa ipotesi è scongiurata.

E allora cosa fanno?
Semplicemente, si sposano.
Nel 90% dei casi subito dopo.


Forse dovrei farmi dare una percentuale dalla Santa Romana Chiesa, e dai fotografi e dalle sarte e dai fioristi e dai ristoranti.
Di certo guadagnerei di più che se chiedessi la provvigione agli avvocati divorzisti
!

10.18.2008

ESPRIT D'ESCALIER


“Siamo fatti in ugual misura di ciò che è stato e di ciò che avrebbe potuto essere”
JAVIER MARìAS


Aria di rimpianto?
Sì, per una volta posso ammetterlo.
Perché stavolta non ho scuse.
Né promesse spose, né distanze, né lamentazioni.
Solo il tempo che passa ed io che resto a guardare.
Solo ricordi vicini e lontanissimi allo stesso tempo.
Solo l’eco di risate, perdio!, quando più consoni sarebbero stati battibecchi e strepiti.
Solo il profumo di abbracci a lacerare il silenzio.
Solo il suo nome sulle mie labbra.
E non solo quello.

Dove avrò sbagliato, stavolta?

10.10.2008

QUARE ID FACIAM...

"Non si può amare un luogo, una gente, fino al punto di volerci andare a morire; un luogo poi, in cui si era sofferto e una gente con cui non si era per niente d’accordo. Ne aveva avuto dolore, della sua vita, lì; vi si era ribellata, ne era fuggita. Ma ne aveva un amore che andava oltre la morte…E ciò che mi sgomenta è che a momenti mi sorprendo a sentire un’eco di quel suo amore, di quella sua memoria, di quella sua volontà…"
LEONARDO SCIASCIA

Esiste un’isola, tra le altre, che amo oltre ogni dire, più di quanto sia ragionevole. Adorata dagli dei e dimenticata dagli uomini, sopravvive all’incuria, alla superficialità, al disamore di un popolo incapace di ringraziare.

Ma, inesorabilmente, ogni volta che appare all’orizzonte, ogni volta che il piede tocca terra, ogni volta che spalanco le finestre sul cortile segreto, la sensazione è quella di essere a casa, definitivamente.


Nonostante tutto. E tutti.