LUNGI DA ME L'ABITUDINE
« Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera. »
S. QUASIMODO
Ci sono giorni in cui non faccio altro che pensare a te. Sono giorni pieni, ricchi, luminosi e sinceri. Energia pura ed entusiasmo da contagio. Basta un tuo sorriso, anche solo immaginato attraverso le parole, e non chiedo altro.
Non ricordavo tanta bellezza nel sentirmi chiamare per nome, il mio o qualsivoglia altro tu voglia attribuirmi...
Ci sono giorni in cui il silenzio, sia pur incolpevole ed inconsapevole, mi debilita. Giorni in cui non trovo risposte sufficientemente chiare alle mie insistenti domande, in cui la paura e l'inadeguatezza sovrastano ogni istinto alla più umana follia, in cui la solitudine mi induce alla ragione.
E temo il dolore che può portare la troppa felicità mancata: su questo ho ricordi ancora nitidi.
Il desiderio d'essere felice in me forse è frustrato all'origine. Ma non mi rassegno a farci l'abitudine.
Ferita a morte - quando è stato - non posso illudermi che tutto cambi d'improvviso. Non basta il tuo sguardo limpido, amore mio. Non basta la mia voglia di ricominciare a scrivere su un quaderno nuovo. Non c'è nulla che basti, in verità.
Ma ti ringrazio almeno per avermi portato a capire che, in fondo, il cuore ce l'ho ancora e sa battere più veloce, anche se per poco, quando ne Vale la pena.
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