THALASSA

quei giorni perduti a rincorrere il vento...

1.31.2014

PERDINDIRINDINA, darling.

"Quando poggio la mia mano sul corpo di un’altra donna, tutto il rimpianto della tua carne mi sale alle labbra. E quando qualcuna si appoggia alla mia spalla, l’ucciderei senza concederle un sorriso per punirla di avere tentato d’imitare una tenerezza che non appartiene ad altri che a te".
A. CAMUS


Sin da piccola, ci sono momenti della vita in cui mi sono sentita come calamita. 
Bambini, poi ragazzi, poi uomini.  In un tourbillon vivace e travolgente.
In termini di seduzione involontaria, insomma, la regola appare chiara: o tutto o niente.
Evidentemente, la luce che la felicità accende nei miei occhi, fa la differenza, attira, incuriosisce.  
Accade così, che se il mio pensiero si attarda su un unico nome, il risultato è un irrimediabile guadagno di fascino diffuso.

Ora però che il nome è il tuo, amormio, nonostante gli spergiuri di leggerezza, non posso ignorare l'insofferenza che mi prende all'udire qualcuno vezzeggiarmi usando le tue stesse parole. 
A travolgermi, in questo caso, è solo un fastidioso confondersi che non ha alcun motivo d'essere.
E comprendo, d'improvviso, che il tuo essermi accanto, anche se solo per un attimo, è tutto ciò che conta.
E che desidero.

1.27.2014

NEI SECOLI (in)FEDELE









La massima di Catherine è che in una coppia basta che uno dei due in fondo sia fedele. L'altro...
(Jules a Jim)


La fedeltà, innanzitutto, è una predisposizione.
Poi, a piacere e discrezione, può divenire un esercizio di... astinenza.
Fisico.
Se siete in cerca di quello spirituale, avete sbagliato Regno.
Però vegetali e minerali saranno lieti di accogliervi tra loro, ne sono certa.


1.24.2014

COME ALLO SPECCHIO




Una punta di noia.
Mi assale a tradimento nella notte.
Così presto?
Cerco di capire perché.

Temo di rivedere in te il mio stesso desiderio.
Tenuto a bada dall'amore per il protrarsi dell'attesa.
Ed è questa, l'ipotesi migliore.

Conosco quella (mia) capacità di adattarsi, di accettare, di rinunciare. Silenziosamente.
E non mi piace, e la combatto da tempo.

Perché, invariabilmente, è alla noia che porta, al lento disfacimento di ogni ricordo facendo spazio all'ingombro di pensieri solitari e frasi non dette.
E' la noia - maledetta - che mi allontana da te.
E invece vorrei averti così vicino che si confondono gli occhi.

Scusa amormio...scusa se non so essere meno...
E di più.








1.17.2014

LUNGI DA ME L'ABITUDINE

 « Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera. »
S. QUASIMODO

Ci sono giorni in cui non faccio altro che pensare a te. Sono giorni pieni, ricchi, luminosi e sinceri. Energia pura ed entusiasmo da contagio. Basta un tuo sorriso, anche solo immaginato attraverso le parole, e non chiedo altro.
Non ricordavo tanta bellezza nel sentirmi chiamare per nome, il mio o qualsivoglia altro tu voglia attribuirmi...

Ci sono giorni in cui il silenzio, sia pur incolpevole ed inconsapevole, mi debilita. Giorni in cui non trovo risposte sufficientemente chiare alle mie insistenti domande, in cui la paura e l'inadeguatezza sovrastano ogni istinto alla più umana follia, in cui la solitudine mi induce alla ragione.
E temo il dolore che può portare la troppa felicità mancata: su questo ho ricordi ancora nitidi.

Il desiderio d'essere felice in me forse è frustrato all'origine. Ma non mi rassegno a farci l'abitudine.
Ferita a morte - quando è stato - non posso illudermi che tutto cambi d'improvviso. Non basta il tuo sguardo limpido, amore mio. Non basta la mia voglia di ricominciare a scrivere su un quaderno nuovo. Non c'è nulla che basti, in verità.

Ma ti ringrazio almeno per avermi portato a capire che, in fondo, il cuore ce l'ho ancora e sa battere più veloce, anche se per poco, quando ne Vale la pena.