THALASSA

quei giorni perduti a rincorrere il vento...

10.20.2007

NOTTE BIANCA

"l'autunno negli occhi l'estate nel cuore
la voglia di dare l'istinto di avere
e tu, tu lo chiami amore e non sai che cos'è
e tu, tu lo chiami amore e non ti spieghi perché "
FABRIZIO DeANDRE'

E se vai all'Hotel Supramonte e guardi il cielo
tu vedrai una donna in fiamme e un uomo solo
e una lettera vera di notte falsa di giorno
e poi scuse e accuse e scuse senza ritorno
e ora viaggi ridi vivi o sei perduta
nel tuo ordine discreto dentro il cuore
ma dove, dov'è il tuo amore
ma dove è finito il tuo amore

Grazie al cielo ho una bocca per bere e non è facile
grazie a te ho una barca da scrivere ho un treno da perdere
e un invito all'Hotel Supramonte dove ho visto la neve
sul tuo corpo così dolce di fame così dolce di sete
passerà anche questa stazione senza far male
passerà questa pioggia sottile come passa il dolore
ma dove, dov'è il tuo cuore
ma dove è finito il tuo cuore

E ora siedo sul letto del bosco che ormai ha il tuo nome
ora il tempo è un signore distratto è un bambino che dorme
ma se ti svegli e hai ancora paura ridammi la mano
cosa importa se sono caduta se sono lontana
perché domani sarà un giorno lungo e senza parole
perché domani sarà un giorno incerto di nuvole e sole
ma dove, dov'è il tuo amore
ma dove è finito il tuo amore

10.01.2007

(BREVE) STORIA di NOI DUE


(La splendente banalità di un amore impossibile - Senza troppo interrogarsi sul perché)

“E’ cosa tanto piccola il pianto,
è cosa tanto breve un sospiro,
eppure, di faccende di questa misura
noi uomini e donne moriamo!”
EMILY DICKINSON


Io non me lo ricordo più che colore avesse la mia vita prima che quella sera i nostri occhi si incontrassero così brevemente. Verde, forse. Anzi, di sicuro.
Dopodiché eri tu, inaspettatamente, sempre senza preavviso, a far battere il cuore più forte.
La sola cosa certa dentro di me era che "fin dal primo momento ho saputo di non cercare un’avventura con te" e nonostante le circostanze, che normalmente mi avrebbero indotto a trovarne, “non ho avuto il tempo di esitare, perché ho visto il mio nome in fondo al tuo sorriso e mi ci sono tuffata…”

Quella sera, quella notte, si tinsero di rosso.
“D’improvviso
mentre venivi con me ti toccai e si fermò la mia vita:
eri davanti ai miei occhi, regnavi su di me, e regni”
Bello scoprire che anche nel ricordo sensazioni e riferimenti sono gli stessi…
Respiri che si uniscono, occhi che si confessano, pensieri che si regalano.
Così profondamente identici, così perfettamente nostri, così pericolosamente spontanei.
…”Mi sono subito sentita riempire da te. Il mio corpo e la mia anima ti hanno parlato direttamente, oltre le nostre stesse parole”.

Poi però è stato blu; nella memoria tutti i nostri successivi incontri sono blu.
Sommessi, senza clamore eccessivo, crogiolandosi nel segreto più dolce. E solo nostro.
Che avrei cercato, credo, anche se non ce ne fosse stato bisogno.
Blu come il cielo di quei vicoli, blu come il tempo che ci separa, blu come i lividi che mi lasci, sul cuore, blu come l’acqua e il sale che ci uniscono, blu come il silenzio che mi soffoca, blu come i fiordalisi...

E ora, dopo mesi, scoprire che nulla è cambiato, che siamo ancora due, che “il blu è blu, in tutto il mondo” e, nonostante la luce accecante del futuro, la voglia improvvisa di cercare la forza, il coraggio di essere onesta fino in fondo nei sentimenti.
“Svelare a una persona qualcosa che non sa di se stessa è un grande dono d’amore. Il più grande”
Non sapevo di volerti così.
Ora lo so.
Grazie.