THALASSA

quei giorni perduti a rincorrere il vento...

5.10.2006

Can I introduce you my...cube?

Una notte breve, anacronistica, sospesa nella realtà di tutti i giorni, ripescata tra ricordi di gite scolastiche.
Atmosfera da ultimi posti sull'autobus, letti sfatti, aria d'erba, di libertà, di trasgressione già
annoiata; unica certezza: la carenza d'alcool. Conseguenze: cervello collettivo troppo acceso, l'inevitabile giochino ..."immagina un cubo"...
Chiudo gli occhi e lui è lì, grande, di più, immenso, di più, infinito. Se lanci lo sguardo ti ci perdi in quegli spigoli inarrivabili. Ed è scuro, levigato, perfetto, superficie di specchi che si rincorrono e si difendono...Impossibile capire cosa ci sia all'interno, ma tutto ciò che sta fuori lascia traccia, in un riflesso almeno.

Il mio "ego", sarà la spiegazione.
"C
osì come lo vede il tuo inconscio".
Ma perchè ridurre, ridimensionare, limitare?
Ognuno ha l'"ego" che si merita, no?

1 Comments:

At 18/5/06 10:45 AM, Anonymous Anonimo said...

Interesting website with a lot of resources and detailed explanations.
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